domenica 21 febbraio 2010
giovedì 14 gennaio 2010
fortunella margarita fortunella

sbirciando nel web, cercando altro, mi sono imbattuta in questo nomignolo a me familiare
scoprendo che si tratta del già conosciuto mandarino cinese, quello che si mangia con tutta la buccia per intenderci
chissà se la passione per la coltivazione casalinga di agrumi, che poverini loro malgrado raramente sono riusciti a dare frutti, e la scelta del nikname possano essere in qualche maniera connesse..
o forse è tutto frutto - tanto per rimanere in tema - del caso??
sarà dovuto alla noia conseguenza di un vigliacco attacco infettivo che mi costringe a casa
sarà perché era tanto che non scrivevo nulla
mercoledì 6 gennaio 2010
giovedì 24 dicembre 2009
lunedì 21 dicembre 2009
caroBabbo(Natale) II

sabato 28 novembre 2009
CaroBabboNatale
ciaocomestai?tuttobene?salutamilabefana,chesifasemprepiùbellanonostantel'età.Aproposito,comevannoidolorireumatici?LainLapponiafapiuttostofreddo,dovrestetrasferirviinunclimapiùtemperato..
quest'annotiscrivolaletterianconmoltoanticipocosìfaiatempoadandarealnegozioaprendereilregalinochevorrei.
Sìperchésonostatamoltobuonaequestononperchélodicoiomaperchéhobisognodiuncomputernuovo.
Aquestopuntononvorreifaretortoadunodeidueaiutanti,maavreibisognodiunportatilenuovoperchéquestoquièobsoletoenonvapiùtantobene.
Quindisepercortesiamifaitrovaresottoall'alberodinataleosopraalcaminetto(sitrovanovicininellamiacasettaimmaginaria)cheprovvederòditenerespento,unbelmacbooknuovotenesarògrata.
Graziemille
emee
martedì 3 novembre 2009
per mart
un pezzo in più per la collezione della mia sorellina.. che ormai si è pure simillaureata.. yuppi!!
giovedì 22 ottobre 2009
giovedì 15 ottobre 2009
sabato 26 settembre 2009
martedì 8 settembre 2009
Furoshikimania
proprio come il sacco dove il vecchio Happosai nascondeva la biancheria ^_^
adoro i giapponesi
sabato 5 settembre 2009
lunedì 24 agosto 2009
giovedì 13 agosto 2009
mercoledì 5 agosto 2009
ci sono ci sono
non che non abbia nulla da dire
ammetto che il faccialibro mi attira sempre molto
ma il problema è che lavoro troppo
ho in cantiere un paio di post e troppe foto da ordinare sistemare
un paio di pantaloni da cucire e troppi calzini da rammendare
vorrei poter scrivere senza essere interrotta ogni tre parole
vorrei potermi svaccare sotto il sole a leggere un bel libro
vorrei vorrei
ma ho fatto delle scelte forse sbagliate,
ho sognato e ci ho creduto
forse ho fatto bene
dovrei continuare a sbagliare?
venerdì 24 luglio 2009
aforisma del venerdì
da wikipedia:
« Aforisma: una verità detta in poche parole - epperò detta in modo da stupire più di una menzogna. » | |
(Giovanni Papini, Dizionario dell'Omo Selvatico) |
« Chi scrive aforismi non vuole essere letto ma imparato a memoria. » | |
Un aforisma o aforismo (dal greco aphorismós, definizione) è una breve frase che condensa - similmente alle antiche locuzioni latine - un principio specifico o un più generale sapere filosofico o morale.
Aforismi per antonomasia furono a lungo quelli medici, prima di Ippocrate e poi della Scuola medica salernitana.
Nella seconda metà del Novecento con il diffondersi dell'editoria di massa è venuta a moltiplicarsi la pubblicazione di libri appositamente dedicati a raccolte di aforismi di autori diversi, spesso suddivise su base tematica.
Gesualdo Bufalino ha scritto un aforisma ironico sulla lunghezza ottimale dell'aforisma: «Un aforisma benfatto sta tutto in otto parole».
Quanto al contenuto, Karl Kraus affermava che «L'aforisma non coincide mai con la verità; o è una mezza verità o una verità e mezza» e «Un aforisma non ha bisogno di esser vero, ma deve scavalcare la verità. Con un passo solo deve saltarla» (Detti e Contraddetti, Adelphi Editore).
martedì 21 luglio 2009
LETTERA DI UN EX RESIDENTE DELL´AQUILA
Inviato: mercoledì 8 luglio 2009 17.29
Oggetto: I: Lettera di un ex residente dell'Aquila
LETTERA DI UN EX RESIDENTE DELL´AQUILA
Le ho contate, dovrebbero essere una ventina circa. Almeno una ventina di persone, conoscenti e amici che sanno quello che è accaduto alle 3:32 del 6 aprile, ma che nell´ultima settimana mi hanno chiesto se fossi tornato all´Aquila per preparare gli esami.
Forse mi devo scusare con loro, perchè la mia risposta ha sistematicamente destato un pò di imbarazzo: "L´Aquila non esiste più" "Ah già, scusami"
Ah già. Ma è giustificabile. Ormai le reti nazionali non parlano più del terremoto dell´Aquila, troppo prese a parlare prima della crisi coniugale del premier, poi della crisi economica ormai superata brillantemente dalla nostra nazione, poi della pseudo-crisi dell´amministrazione siciliana, poi delle quotidiane crisi di nervi di questo o quel politicante.
Queste sì che sono notizie.
E quelle rare volte che si parla ancora del terremoto dell´Aquila i toni sono esaltanti, c´è chi lo definisce "il successo del governo", chi parla del "miracolo del premier".
Si parla di ricostruzioni avvenute, di problemi risolti.
NON È VERO.
Le notizie riportate sono solo specchieti per le allodole, azioni di facciata per mostrare un fantomatico intervento-lampo del governo. La verità è tutt´altra.
La gente ormai da quasi due mesi vive in tenda, e lo fa sia negli afosissimi pomeriggi dei giorni scorsi, sia nelle notti di vento e pioggia, come questa. E quelli che sono negli alberghi sulla costa si godono ancora per poco il sogno di una lunga e gratuita vacanza al mare, ormai in attesa (a giorni) di essere messi alle porte in vista dell´inizio imminente della stagione balneare.
Di costruzioni per ora nemmeno l´ombra, perchè fino al G8 dell´Aquila si deve lavorare per accogliere i rappresentanti delle più grandi nazioni del mondo.
A mandare avanti la baracca ci sono i volontari della Protezione Civile, i volontari dei Vigili del Fuoco, i volontari delle varie Associazioni di Pubblica Assistenza, che si spaccano la schiena per mantenere vivibile la condizione ma sempre più si lamentano della scarsa presenza dello Stato, della scarsità di fondi (3.1 miliardi in 24 anni sono BRICIOLE), dei ritardi nei lavori (ad ora, nessuna delle promesse fatte nelle ore subito successive al terremoto è stata mantenuta).
E se si lamentano di ciò i volontari, che dopo una settimana tornano nelle loro tiepide case, come direbbe Primo Levi, pensate come possono stare le persone che una casa dove tornare non ce l´hanno affatto, che non sanno più cos´è la privacy, che sognano una doccia dignitosa.
Non mi sembra il quadro di un successo, questo. Non mi sembra una situazione risolta.
Lo scopo di questa mail è solo ricordare a tutti che non sentire più notizie in tv non vuol dire che ora tutto sia tornato alla normalità.
RICORDATELO: L´EMERGENZA NON È FINITA.
Ti chiedo di inviare almeno a qualcuno questo messaggio. Se non lo farai non ti accadrà nulla di male, se lo farai non avrai soldi o amori stucchevoli....ma, nel frastuono del niente quotidiano, occorrono tante piccole grida per ricordare cos´è un briciolo di dignitosa umanità.
Grazie di cuore
Un ex-residente all´Aquila
Roberto Cherubini "