E benché non avesse né baffi né coda, non facesse le fusa, non si vedesse il pelo né le zampe, sembrava dire con tutta se stessa una cosa: «gatto». Era come l'essenza di quella parola, il cuore l'idea. Era un viluppo rosa violaceo di luce pacata, sinuosa, ricurva e stava uscendo dal corpo del gatto.
Ian McEwan, L'inventore di sogni
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